Abbiamo incontrato Tullia Di Nardo, attrice chietina residente a Roma. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.
Quando hai capito che volevi fare il mestiere dell’attrice?
Ho capito che volevo fare l’attrice alle superiori quando un regista mi diede un ruolo da protagonista per un progetto e poi l’estate dopo mi pagò per un’altro progetto. Io, che sono solita annoiarmi spesso, in quelle occasione mi sentito del tutto a mio agio, non mi annoiavo mai, anzi, amavo stare al centro dell’attenzione con l’umiltà e la riservatezza che hanno sempre caratterizzata.
Cos’è il cinema per te?
Per me il cinema è una grande lente d’ingrandimento che amplifica prima di tutto chi sei tu e poi le cose importanti della vita.
Ce lo puoi dire usando dei versi poetici?
Credi di interpretare un ruolo
Illusa
Stai solo magicamente riscoprendo te stessa.
Il terrore
lo stupore
di questa immersione
regala la vita
lancia via il superfluo.
Un team di esperti in arte comunicativa
visiva
emotiva
sono al tuo servizio
per regalarti quella parte di te
che ti mancava.
Delle esperienze pregresse quale ricordi con emozione?
Sicuramente gli occhi di Anatoli Vasiliev mentre mi parlava durante un corso in Accademia: occhi di una dolcezza imbarazzante, di una profondità infinita, occhi di chi ha dedicato la sua vita al teatro, fino a farsi esiliare dalla Russia. Con quegli occhi mi faceva i complimenti e mi diceva di non mollare mai.
Ci racconti una particolare situazione in cui ti sei trovata sul set?
È un evento banale ma per me significativo. Ero su un set Rai per la trasmissione “Sono innocente” con Alberto Matano. Dovevo interpretare questa ragazza incarcerata per un errore giudiziario e in questa scena dovevo mangiare una fetta di mortadella benché ero vegetariana. Mi fu chiesto se mi andava di fare la scena e poi appena girata, allo stop l’aiuto regista Renato Chiocca mi porse di corsa il cestino per sputarla.
Questo gesto racchiude tanta gentilezza e rispetto, mi ha molto colpita. Lo porterò sempre nel cuore.
Hai subito pressioni o molestie, prima, durante o dopo il set?
Prima, durante o dopo il set non ho mai subito molestie perché sono sempre stata iper selettiva. Ho imparato a sviluppare un sesto senso per le persone ambigue che ho fortunatamente captato sin dai provini e credo che ci rifiutavamo a vicenda. Quando loro insistevano io li allontanavo e mi sentivo molto avvilita, era come uno scacco matto all’arte. Ora fortunatamente ho un bravo agente Eugenio Piovosa che filtra ogni proposta alla grande! Nei lavori presi con lui mi sono sentita protetta e valorizzata.
A quali progetti stai lavorando?
Oltre ai miei corsi di teatro e voce, a cui tengo tanto in quanto amo insegnare e adoro il percorso dei miei allievi, ho un progetto teatrale nel cassetto il cui tema è scottante e impegnativo.. non aggiungo altro.
LA GALLERY
LA SCHEDA
Tullia Di Nardo, 38 anni, il mio hobby è la pittura astratta e la Moss Wall Art (composizione artistica con erba stabilizzata). Dal 2009 ho lavorato nello spettacolo dal teatro al cinema passando per la TV. Gli artisti con cui ho collaborato che amo nominare sono Milo Vallone, Giancarlo Fares, Carlo Fineschi, Claudio Massimo Paternò, Federico Bondi, Abel Ferrara.
Come per molti attori la mia gavetta viene da una serie di cortometraggi e spettacoli teatrali in seguito al Diploma in Accademia Europea d’Arte Drammatica (la Link Academy). Gavetta quale strana e utile dinamica! Ti aiuta a non spaventarti quando hai tutte le attenzioni addosso e un auto che viene a prenderti sotto casa per portarti sul set, ti aiuta a pesare la vita e a sorridere, se sai usarla.
Di citazioni preferite ne ho due: “qualunque fiore tu sia, sboccerai” del mio maestro buddista giapponese Daisaku Ikeda, e “Solo i pazzi gentili e disadattati possono sperare di salvarsi da questa ondata di volgarità che sommerge la Nazione” (Frase di Fellini).
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