In Evidenza Le interviste d'autore di Carmen Minutoli

Stefania Danubio, una ballerina che sogna di “incantare il mondo”

Stefania Danubio

RUBRICA “LE INTERVISTE D’AUTORE A CURA DELLA GIORNALISTA CARMEN MINUTOLI”


Per i lettori di Cinepress ecco una piacevole intervista con la giovanissima Stefania Danubio, “VinceAward” 2022 che sprizza voglia di fare e solarità e si adopera per cercare di affermarsi in ambito artistico seguendo i suoi sogni.


Salve Stefania ben trovata e grazie per avermi concesso questa lunga ed esclusiva intervista per la mia Rubrica; Potrebbe dirci chi è Stefania Danubio?

Io sono una ballerina di cheerleading e latino americano che ha il sogno di incantare il mondo. Ho 29 anni sono nata a Gallarate in provincia di Varese e ho debuttato positivamente anche da attrice nella mia compagnia teatrale. Inoltre sto intraprendendo anche la carriera da cantante per una band e modella per shooting e sfilate.


Lei è molto giovane; le persone secondo lei cosa apprezzano maggiormente di Stefania come artista?

Secondo me apprezzano maggiormente che io sono un interprete del mio tempo e ne rifletto il clima, lo spirito, l’incertezza, le ansietà, le aspirazioni, tutti elementi che poi metto nella mia arte. A volte come attrice o cantante cerco di svolgere una funzione sociale, nel denunciare un problema o una condizione in cui versa una categoria di persone.


e di Stefania come persona?


Di me come persona le persone secondo me apprezzano maggiormente che sono una persona molto dolce e creativa. Sono una dura, ma con la mia fragilità; non potrei essere di un unico colore, nessuno di noi lo è.


C’è qualcosa a cui tiene fortemente? Che vorrebbe divenisse presto realtà?


Si ci tengo fortemente a ricordare la mia storia è quella della mia famiglia, credo che la storia abbia molte lezioni da darci, molte risposte, e che se non si comprende il passato, non si comprende nemmeno la direzione verso la quale ci stiamo indirizzando. Inoltre capita spesso di scambiare opinioni e di discutere con persone con esperienze, culture e nazionalità’ diverse. Un vero e proprio scambio che permette di sentirsi vicini a tanti amici, anche lontani. Ognuno con interessi e passioni diverse, ma legate dal parlare di qualcosa a cui si tiene particolarmente.


Progetti futuri? Sta lavorando a qualcosa in particolare?

Ho intenzione di espandermi su Youtube e sui social in generale: condividere con il mio pubblico più conoscenze, suggerimenti e “dietro le quinte” dei miei lavori; mi piacerebbe anche includere video dei miei viaggi. Il mio lavoro è integrato nel mondo dell’arte in generale, ed essendo io un’attrice, ballerina, cantante e modella, è tutta questione di stare al passo con la ricerca e presentare qualcosa di nuovo. Inoltre sto lavorando ad un progetto come cantante solista di alcune poesie che stiamo trasformando in musica con un famoso scrittore e caro amico di Torino.


Pensa che il suo lavoro artistico sia apprezzato adeguatamente?

Non so dire se il mio lavoro artistico sia apprezzato adeguatamente però sicuramente ricevo apprezzamenti per l’entusiasmente lavoro di organizzazione, per la professionalità e la cura con cui curo ogni dettaglio nel mio lavoro. Sono solitamente molto apprezzata per la mia personalità e la mia disponibilità.


Come giovane donna artista ha difficoltà a farsi valere in ambito spettacolo?

Sicuramente come giovane artista ho molte difficoltà a farmi valere in ambito dello spettacolo, però credo che tutto serva. Anzi, in un certo senso, le difficoltà portano a una scrematura. La verità è che chi ci crede veramente e combatte fino allo sfinimento per realizzare i suoi sogni lo fa per se stesso, per nessun altro motivo. E’ difficile, è vero, ma se ci pensi, qualcuno ci riesce e allora, ‘perché quel qualcuno non puoi essere tu’? Poi la verità è che in questo momento tutti i mestieri sono in crisi. Io che sono abituata a guardare ai problemi come a delle opportunità, penso che quando tutta l’economia è in crisi tutti i mestieri diventano difficili. Tanto vale scegliere quello che veramente vuoi fare.


L’esperienza che ad oggi l’ha segnata di più?

L’esperienza che ad oggi mi ha segnata di più sono stati gli allenamenti di cheerleading da remoto durante la pandemia. In un certo senso, direi che un’esperienza così significativa necessiti di una presa di coscienza altrettanto significativa, perché non ho dubbi riguardo al fatto che la pandemia abbia per tutti segnato un prima e un dopo e abbia influenzato tantissimo le nostre vite: molti avranno sicuramente anticipato o posticipato scelte di famiglia, lavorative, personali in base ai capricci della curva pandemica. Però per me è stato anche un modo di capire e di conoscere quanto tengo a quello che faccio, vedere e toccare le ferite che questo periodo ci ha inferto nel non potersi vedere ne avere contatti umani, farci un’idea chiara su che cosa sarà per ciascuno la normalità da adesso in poi. Forse, e lo spero, vivamente saremo tutti più responsabili; forse daremo meno per scontata la libertà di cui godiamo; forse daremo più valore alle persone che abbiamo accanto e con cui condividiamo la nostra, si spera lunga ed intensa, esperienza terrena.


E quella che ricorda più volentieri?

Ogni esperienza che ho vissuto è sempre stata una esperienza fondamentale nel mio percorso, ma forse quella che ho vissuto maggiomente e che ricordo più volentieri è stata l’Evento del VinceAward a Roma nel 2022. É stato un riconoscimento inaspettato soprattutto per essere stata premiata al fianco di grandi personaggi come Leo Gullotta e Paola Saluzzi. Io ho sempre lavorato con passione e impegno sin dall’inizio del mio percorso come atleta e modella, partecipando infine a varie competizioni nazionali e a diversi servizi fotografici in tutta Europa. In questa occasione volevo mettere in evidenza che l’umiltà e la dedizione portano sempre a qualcosa di positivo anche se inizialmente si ricevono solo porte in faccia; questa occasione più di altre mi ha dato la possibilità di rendermi conto di quanta tenacia e determinazione ci sia grazie anche a tutti coloro, artisti, organizzatori e istituzioni, che hanno partecipato a questo evento.


Quali sono i suoi “miti”, ovvero a quali grandi del passato si ispira e se fosse possibile, da chi accetterebbe loro insegnamenti per la sua professione?

Non credo di avere dei miti o grandi del passato a cui mi ispiro, però solitamente i miei modelli sono i miei insegnanti di cheerleading e ballo in genere , canto e recitazione, co-ispiratori, creatori ed animatori dei Corsi di da me svolti che mi hanno instradato in questa mia passione; gli amici e colleghi per i contributi, i suggerimenti e l’aiuto che mi hanno sempre dato; i compagni di studio e di allenamento dai cui ho tratto molti spunti e la mia ragione di impegnarmi al massimo grazie anche alle loro preziose e sfruttate segnalazione, per il loro spiritoso ed essenziale contributo, oltre che al nostro lavoro insieme, nonché per la bella bella vita che mi hanno regalato oggi.


Il lavoro degli artisti oggi, giovani come lei, quanto è importante per la società civile? Specie post pandemia.

Secondo me il lavoro degli artisti oggi, soprattutto quelli giovani, è molto importante per la società, specie post pandemia. In generale si è molto soli. E non solo gli artisti. Soli nel senso che siamo costantemente esposti alla fragilità: anche se abbiamo tanti amici, quanti potrebbero rispondere a una nostra crisi? E noi potremmo rispondere alla loro? Precarietà e competizione ci stanno mettendo in difficoltà.


Quanto pensa sia cambiato il mestiere artistico con l’avvento della tecnologia specie Smartphone e Social?

Io penso che il mestiere artistico sia molto cambiato con l’avvento degli smartphone e social. La tecnologia non solo influenza la creazione artistica stabilendo le possibilità di espressione degli artisti, ma determina il passaggio a funzioni diverse dell’arte cambiandone anche le modalità di fruizione. Gli artisti sono affascinati dalla tecnologia, la assimilano nell’immaginario artistico o addirittura la utilizzano nella sperimentazione di nuove forme di espressione.


Cosa pensa del talento e secondo lei quanto è riconosciuto oggigiorno?

Del talento io penso che la società contemporanea considera molto spesso il talento naturale come una risorsa più preziosa rispetto al duro lavoro e alla perseveranza. È un’idea abbastanza diffusa considerare un genio o un talento naturale chi raggiunge un alto livello di esecuzione in un determinato campo e non tenere nel debito conto il duro lavoro che produce un tale risultato. Io credo che il talento non sia l’unico ingrediente a determinare il successo. Il successo è dovuto più alla passione e alla perseveranza che al talento naturale. Talento + impegno = abilità, il talento è quanto velocemente possiamo apprendere un’abilità attraverso l’impegno. Il talento è quindi anche un’attitudine innata, un’abilità che connota in maniera singolare un individuo, che molto spesso oggigiorno non viene riconosciuta e sollecitata a sufficienza e anche se non si perde, allo stesso tempo non progredisce.


Il cinema italiano, la TV, il Teatro, la Danza
Lei cosa ne pensa?

Penso che sia tutto molto affascinante. La televisione ha un solo difetto: la fretta. Quando si può ovviare a quel difetto, mi piace molto farla. Il cinema e il teatro sono complementari, sono molto diversi ma anche simili per alcuni aspetti. Penso che a un attore se fa tanto cinema manchi il teatro, e viceversa. Diciamo che sono amori diversi, adesso mi manca un po’ il teatro e un po’ di nostalgia c’è quando mi vengono in mente alcuni ricordi. Tipo il film che ho girato con Pio e Amedeo “Belli Ciao” oppure lo spettacolo teatrale Pinocchio.


Le piacerebbe lavorare in produzioni estere, Europa America?

Mi piacerebbe moltissimo lavorare in produzioni estere, Europa e America comprese. Ideale per attori e attrici, la scena teatrale della capitale scozzese è ricca di occasioni per chi vuole fare della recitazione una professione o una parte importante della propria vita.
Una volta all’anno, ad esempio, si tiene il Fringe Festival, che dà a molti attori e attrici e a intere compagnie la possibilità di farsi conoscere da importanti impresari e investitori oltre che da produzioni di rilievo in campo teatrale e filmico.
Lo so che molte e molti penseranno che diverse città sono troppo care; ma il punto è che non è detto che gli artisti non abbiamo soldi da investire come non è detto che andare a vivere a Tirana comporti una vita agiata perché il costo della vita è basso.
La vita di un artista è fatta anche di contatti (e i contatti che hai a Berlino possono essere un po’ più rari in Albania), di ispirazione e della possibilità di non sentirsi “outsider”.
Varie città hanno una grande caratteristica comune: accettano gli artisti come lavoratori, considerano l’arte una forma di impresa e hanno rispetto per chi investe su di essa, che si tratti di denaro o di un’intera vita.


Quali valori sono importanti per la giovanissima Stefania Danubio e quali prova a trasmettere?

Per me i valori importanti che provo a trasmettere sono tanti: ad. es. solidarietà di squadra con le altre persone che hanno i miei stessi obiettivi e non solo, imparare il valore della vittoria e della sconfitta perché può capitare, imparare il valore del sacrificio, etc. È in questa fase che la musica come tutta l’arte in generale assume un valore enorme, consente di confrontarsi con i propri umori che spesso, proprio a questa età, risultano essere faticosamente gestibili e difficilmente decifrabili.


L’amore, l’amicizia, quale posto nella sua vita ?

L’amore e l’amicizia hanno un posto fondamentale nella mia vita. Per vivere la vera essenza dell’amicizia è necessario essere pronti e predisposti ad accogliere questo fluido, ad accogliere l’altro solo dopo aver accolto noi stessi. È la sorella o il fratello che ti sei scelto, perché ti assomiglia o è il tuo opposto e per questo ti è necessario.


Fra i riconoscimenti italiani con valenza internazionale lei ha prima ricordato il “Vince Award” del quale è stata insignita nel 2022
Vuole dire qualcosa in merito?

Si vorrei dire che dedico questo riconoscimento a mio nonno Francesco, a mio padre Giuseppe, alla mia famiglia e a tutti quelli che hanno sempre fatto parte della mia vita. Con commozione e gioia e un solo dolore. La mancanza del mio fidanzato in quel giorno così importante perché era ammalato; e di tante figure importanti nella mia vita teatrale. Ringrazio l’autore
e tutta l”organizzazione di questo grande evento che sono un grande esempio per tutti per valorizzare e portare il nome di artisti di ogni genere più o meno emergenti in Italia e all’estero. Io sono fanalino di coda di questo grande evento ma questo Premio meritocratico brilla come una stella.


Come si vede fra 20 anni?

Dopo aver esaminato la mia vita, vedo che c’è molta area di crescita, il che mi ha reso entusiasta di proseguire in questo ambito. Per me è importante che la mia passione si trasformi in un vero e proprio lavoro con la prospettiva che si prevede di espandersi. Sulla base dei mie traguardi attuali, posso vedere che questo è realistico per me. Tra 20 anni, spero di avere più responsabilità e di far parte ancora di più di questo settore per raggiungere il mio massimo potenziale. Voglio aver imparato tutto quello che posso su questo settore ed essere un leader di pensiero che ispira gli altri. Fin dall’inizio della mia carriera, ho avuto in mente il mio percorso di carriera ideale e questo settore lo supporta decisamente. La mia carriera ideale è quella in cui le mie idee vengono ascoltate e in cui sto avendo un impatto reale. Mi vedo sviluppare ulteriormente le mie capacità in questo ruolo e alla fine avere più compiti di leadership. Mi vedo ancora più sicura in questo campo, con più conoscenze ed esperienze. Spero di crescere con questo settore e di guidare gli altri a raggiungere i loro obiettivi di carriera.


Quali sono i suoi obiettivi a lungo termine?

A partire da ora, il mio obiettivo a lungo termine è quello di ottenere un lavoro che possa valorizzare la mia esperienza, aiutandomi ad ampliare i miei orizzonti. Nei prossimi cinque anni, il mio obiettivo è assumere un ruolo importante e occuparmi delle attività nazionali / estere per questo settore.


Stefania Danubio: a chi pensa di voler dire un semplice GRAZIE?

Un grazie sincero è il modo più semplice per consolidare il rapporto con il tuo pubblico. E’ una bella sensazione avere un padre a cui poter dire: “grazie per tutto quello che hai fatto per me”. Dalle persone che amo ai miei amici a coloro che ancora non ho avuto la fortuna di conoscere personalmente, ma che non per questo sento meno vicini. Grazie per essere al mio fianco.

Grazie a lei Stefania e Ad Maiora.
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                                                                                                                                                                                     Intervista di Carmen Minutoli





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