Cinema cronaca

Sandra Milo, la sua carriera costellata di successi

Sandra Milo nasce nel 1933 a Tunisi da padre siciliano e madre toscana. Ha trascorso l’infanzia nel borgo di Vicopisano, in provincia di Pisa. Da adolescente si trasferisce con la famiglia a Viareggio. Nel 1948, a 15 anni, sposa il marchese Cesare Rodighiero, da cui rimane incinta, ma il bambino muore alla nascita a causa del parto prematuro. I due si separano dopo soli 21 giorni dal matrimonio.
Nel 1953 decide di cominciare a recitare e lo fa nella pellicola di Giorgio Bianchi Via Padova, 46 accanto a Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Giulietta Masina, Memmo Carotenuto, Massimo Dapporto, Ernesto Almirante, Vittorio Duse, Lamberto Maggiorani e Virna Lisi, ma in un cast così variegato di noti volti nessuno si accorge del suo. Con Antonio Pietrangeli avrà il primo sodalizio artistico.

L’esordio della Milo sarà al fianco di Alberto Sordi nel film Lo scapolo (1955) di Antonio Pietrangeli.
Sarà tra le protagoniste del cinema italiano degli anni sessanta con la partecipazione a film del calibro de ‘Il generale della Rovere’, ‘Adua e compagne’, ‘Fantasmi a Roma’, ‘Giulietta degli spiriti’ e ‘8½’, premiato con l’Oscar e che le valse il suo primo Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista.
Milo rimarrà accanto a Fellini per 17 lunghi anni in cui la moglie Giulietta Masina era a conoscenza della relazione extraconiugale del marito e si era ritrovata persino a recitare insieme a Sandra in ‘Giulietta degli Spiriti’ (1965), che valse a Milo il suo secondo Nastro d’Argento. Nasce “Sandrocchia”, così la chiamava affettuosamente lui. E ancora Le voci bianche (1964), La donna è una cosa meravigliosa (1964).

Sandra Milo e Fellini, il bacio da film fece scoppiare la scintilla
Intanto, dopo 11 anni di relazione si chiude il burrascoso matrimonio con il produttore cinematografico Moris Ergas con il quale Milo ha avuto la figlia Deborah (attualmente giornalista televisiva). Troverà, dunque, un nuovo amore con Ottavio De Lollis, che la renderà madre di Ciro e Azzurra. Nel 1987, recita con Jeanne Moreau in Remake, poi spinta dall’amicizia con Bettino Craxi, si improvvisa conduttrice televisiva su Rai Due con il programma ‘Piccoli fans’, programma per bambini che la riporterà nuovamente in auge. Nel 1990 durante la trasmissione “L’amore è una cosa meravigliosa” il brutto scherzo telefonico fattole in diritta dove la si avvertiva di un incidente – peraltro mai accaduto – del figlio Ciro. La Milo scappa in lacrime dallo studio, ma le urla della Milo diventano un tormentone per programmi come “Blob” e “Target”. Nel 2021 viene premiata con un David di Donatello alla carriera.

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