Cinema cronaca

Sandra Milo, aperta la camera ardente in Campidoglio. Domani i funerali

ROMA – Ultimo saluto oggi per Sandra Milo alla camera ardente allestita in Campidoglio aperta alle 10. I primi ad accogliere il feretro, circondato di rose bianche, sono stati figli dell’attrice Debora Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis, insieme con l’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor. Accanto alla sua foto, che la ritrae bellissima e sorridente, anche un’immagine di Padre Pio e una Madonnina con l’acqua benedetta. La camera ardente resterà aperta fino alle 19.30. La musa di Fellini, è morta a 90 anni nella sua abitazione romana.

I funerali mercoledì
Sandra Milo, pseudonimo di Salvatrice Elena Greco, nata a Tunisi l’11 marzo 1933, aveva un modo di essere sempre nel segno di «una svanita piena di saggezza», che ha quasi oscurato la sua lunga carriera fatta di oltre 70 film. I funerali si svolgeranno mercoledì alle 12 nella Chiesa degli Artisti a Roma.

Debora Ergas, giornalista. E’ la figlia di Sandra Milo

A Roma il successo
«A Roma ha trovato il suo successo – ha detto la figlia Debora Ergas – e ha sempre condiviso tutto: gioie, dolori e ascese. Successi e insuccessi, perché tutti li abbiamo nella nostra vita e ha sempre pagato in prima persona per i suoi errori». Il figlio Ciro De Lollis: «Una parte di me se ne è andata con lei. Grazie a tutti quanti per l’affetto».

L’assessore del Comune di Roma, Miguel Gotor

Gotor: «Grande umanità»
«Ricordiamo la grande umanità -ha detto l’assessore Gotor – la simpatia, l’ironia. Ma certamente stiamo ricordando una delle più grandi attrici italiane del secondo Novecento, che ha legato la sua vita e la sua esperienza professionale ai più grandi registi, che hanno fatto la storia del nostro cinema. A partire da Federico Fellini, facendo parte di quel capolavoro che è Otto e 1/2. Roma farà di tutto per ricordarla, perché la sua storia la sua biografia il suo passaggio qui sulla terra lo meritano».

Il presidente di Anica, Francesco Rutelli

Rutelli: «Una donna libera»
Tra i primi a rendere omaggio l’ex sindaco di Roma e presidente di Anica, Francesco Rutelli: «Ha caratterizzato tutto il cinema del dopoguerra, è stata una donna libera. Il ricordo più bello è quello del David che le abbiamo conferito. Lei era una donna intelligente, amata dal popolo. Il sorriso con cui lo ha ricevuto è il dono più bello».

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