Pilar Esperanza, bellissima modella, si racconta ai lettori di CinePress in questa intervista esclusiva.
Ciao, ti vuoi presentare ai lettori di CinePress?
Sono Pilar Esperanza da 11 anni poso per passione per set fotografici anche se il mio lavoro è un altro. Amo definirmi un Lupo, un po’ schivo e solitario.
Cosa significa per te essere una fotomodella?
Poter creare qualcosa da ricordare negli anni e passare emozioni nell’animo di chi guarda le fotografie.
Quali sono i generi che preferisci?
Sono versatile, riesco a fare qualsiasi genere, ma amo il ritratto ambientato e l’urbex.
Cosa fai per mantenerti in forma?
Nulla, al momento la natura mi assiste.
Come hai iniziato a posare e che cosa cerchi dai fotografi?
Ho iniziato a posare 11 anni fa. Dai fotografi cerco empatia, serietà e capacità di esprimersi e creare un progetto.
Invece cosa cercano i fotografi da te?
Credo il mio saper interpretare emozioni.
Hai subito pressioni o molestie, prima, durante o dopo il set?
No. Non poso per chiunque. Prendo sempre informazioni prima di accettare e se non riesco ad averne, declino l’invito.
Delle esperienze pregresse quale ricordi con emozione?
Una giornata intera a Torino a scattare fotografie.
Ci racconti una particolare situazione in cui ti sei trovata mentre stavi posando?
Era un set in una cascina abbandonata e mentre facevo il cambio outfit da sotto la borsa è spuntato uno scorpione.
Quale progetto fotografico ti piacerebbe realizzare e perché?
È un progetto che è già allo studio. Mi affascina molto l’immagine della strega curatrice.
Ci saluti con una citazione che ti piace particolarmente?
Memento audere semper.
LA GALLERY
LA SCHEDA
Nome Pilar
Cognome Esperanza
Età Dicono non si chieda ad una signora
Hobby Fotografia
