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Made in Italy di Ligabue (2018): La recensione di Antonella Stanzani

La curatrice della rubrica, Antonella Stanzani

Un paese e degli amici. Un lavoro poco gratificante ma onesto. Tradimenti, paure e imigrazione.
Questi sono gli ingredienti del film “Made in Italy” di Ligabue che ci immergono in un quadro socio-famigliare triste ma tremendamente reale. Tutto è grigio, cupo e senza speranza.

Situazioni che apparentemente non trovano una via di uscita.

“Ma perché sono qui?” È la domanda principale che il regista si sottopone e ci sottopone. Ci può essere una luce che apre una porta alla felicità? Credo di si e lo crede anche il regista che ha saputo raccontare uno spaccato di vita ambientata nella nostra realtà dove i disagi economici e la perdita di valori tessono una trama a volte agghiacciante.

La via di fuga che l’autore ci propone è credere in se stessi perché è il modo migliore per non cedere alla disperazione di una società che sembra non credere più che dopo tutto la vita siamo noi.

#madeinItaly #ligabue

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