Cinema

L’orto americano di Pupi Avati. Primo ciak con Filippo Scotti e Rita Tushingham

Primo ciak per “L’orto americano”, il nuovo film di Pupi Avati tratto dal suo omonimo romanzo. Il celebre regista bolognese girerà le scene tra l’Italia e gli Stati Uniti, stavolta optando il genere gotico: ambientato in una Bologna anni ’40, a ridosso della Liberazione, il film segue le gesta di un giovane ragazzo affetto da disturbi mentali e con aspirazioni letterarie.

Trama
Il film racconta la storia di un ragazzo, psicopatico e con aspirazioni letterarie, che si innamora di una giovane infermiera dell’esercito americano. Siamo nella Bologna anni ’40, a ridosso della Liberazione. L’eccezionalità del caso farà si che, un anno dopo, lui vada ad abitare nel midwest americano, proprio in una casa contigua a quella della madre della soldatessa. Le due case sono però separate da un orto. L’anziana donna è disperata per la scomparsa di sua figlia, di cui si sono perse le trace in seguito alla fine del conflitto. La giovane donna, infatti, dopo aver scritto che si sarebbe sposata con un italiano, non ha più dato notizie di sé. Il ragazzo inizia così una lunga ricerca della soldatessa, che gli farà vivere una situazione particolarmente drammatica e del tutto inaspettata.

Dove è girato
Il film prevede in tutto sette settimane di riprese. Si girerà a Roma e dintorni, negli studi di Cinecittà, nel Delta del Po e nella città di Davenport.

Cast e produzione
Nel cast ci sarà Filippo Scotti (È stata la mano di Dio), la pluripremiata attrice britannica Rita Tushingham, Armando De Ceccon (Oltre la bufera), Roberto De Francesco (Il silenzio grande), Chiara Caselli (Lei mi parla ancora), Romano Reggiani (Eravamo bambini), Cesare Cremonini e Andrea Roncato.

La fotografia è di Cesare Bastelli, le scenografie di Biagio Fersini, i costumi di Beatrice Giannini, e il montaggio è di Ivan Zuccon.

Il film è prodotto da Santo Versace e Gianluca Curti per Minerva Pictures e da Antonio Avati per Duea Film, con Rai Cinema e il contributo dell’Emilia Romagna Film Commission.

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