ROMA – Nell’era dell’immagine perfetta e dei canoni estetici irraggiungibili, Loretta Goggi, icona indiscussa del mondo dello spettacolo italiano, si apre al dialogo e lancia un grido d’allarme sul persistente maschilismo nella televisione e sulla pressione che le donne affrontano riguardo all’invecchiamento.
La talentuosa artista rivela un’anima divertente e autoironica, ma anche profonda e riflessiva sulla società odierna. “Chiacchierare con Loretta Goggi vuol dire farsi grandi risate, riflettere sul tempo che passa, ma senza nostalgia. L’autoironia salva la vita“, sottolinea la cantante e attrice.
Guardando al passato, Goggi svela che già dai suoi vent’anni si cimentava nelle imitazioni, ma non si è mai sentita “bona” secondo i canoni estetici imposti dalla società. Un’autovalutazione che ci invita a riflettere sulla pressione costante cui le donne sono sottoposte riguardo all’aspetto fisico, spesso in conflitto con la loro vera essenza e personalità.
“Lasciamo stare, oggi le ventenni paragonate a quella che ero io, sembrano mia madre. E mi dispiace un po’.” Questa dichiarazione di Loretta Goggi fa emergere una preoccupazione sincera riguardo alla direzione che sta prendendo la società moderna. Le donne, che hanno combattuto duramente per affermare la propria autonomia e libertà, sembrano nuovamente invischiate nella spirale di un’immagine irraggiungibile, imposta dai media e dalla cultura dominante.
La tematica del corpo e dell’invecchiamento assume un ruolo centrale nel dialogo con l’artista, che non esita a mostrarsi sincera riguardo ai propri sentimenti.
“Perché abbiamo fatto tante battaglie sul corpo e mi sembra che stiamo tornando indietro, tutte nude“, dichiara Loretta Goggi.
Un richiamo a una società che sembra sempre più concentrarsi sull’aspetto esteriore, senza riconoscere il valore e la saggezza che accompagnano il passare degli anni.
Le parole di Loretta Goggi suonano come un campanello d’allarme, chiamando a un risveglio collettivo riguardo all’importanza di accettare se stessi e gli altri senza giudicare l’apparenza. La vera bellezza risiede nell’autenticità e nella capacità di apprezzare la diversità, senza costringere nessuno a inseguire standard irrealistici.
