Cinema

La Regione Emilia-Romagna entra a far parte della Fondazione Cineteca

BOLOGNA – Dal primo gennaio 2024 la Regione Emilia-Romagna entrerà a far parte della Fondazione Cineteca di Bologna. È arrivato oggi il via libera dell’Assemblea legislativa al progetto di legge della Giunta regionale che autorizza Viale Aldo Moro a partecipare alla Fondazione e a conferire nel suo patrimonio 500 mila euro, ripartito in due parti uguali nel 2024 e nel 2025.

Inoltre, sempre in base alla nuova legge, la Regione potrà concedere alla Fondazione un contributo annuale, il cui importo viene stabilito in un massimo di 800 mila euro per il 2024 e il 2025, mentre per gli anni successivi al 2025 verrà stabilito nell’ambito delle disponibilità autorizzate dalla legge di bilancio.

L'assessore regionale alla Cultura dell'Emilia Romagna, Mauro Felicori
L’assessore regionale alla Cultura dell’Emilia Romagna, Mauro Felicori

“La Fondazione Cineteca nacque con la volontà di ricomprendere più soggetti – ha ricordato in aula l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori – ma avvenne in un momento di grave crisi economica, nel quale peraltro la Regione manteneva un profilo di grande discrezione rispetto alle istituzioni che comunque finanziava e finanzia. Ritengo però che le nuove sfide che dobbiamo affrontare in campo culturale nella globalizzazione abbiano necessità di sistemi a rete compatti e competitivi, e questo obiettivo richieda una Regione che non solo eroga ma pianifica e fa strategie, nel rispetto delle istituzioni e delle città, dando indirizzi e presenza istituzionale oltre che risorse adeguate. Sono molte le sfide che ci attendono: penso, per esempio, al digitale e alle piattaforme nel settore dell’audiovisivo, che è sempre più una industria mondiale”.

“Nel rafforzare le nostre reti regionali – ha concluso l’assessore – possiamo contare sui campioni che abbiamo in diverse discipline: l’Orchestra Toscanini, che estende la sua attività sempre più nelle diverse città della regione; la nostra compagnia della danza di Reggio Emilia, che gioca un ruolo ormai nazionale ed europeo; e anche all’esperienza di Ert, che si sta rinnovando con freschezza, e all’Ater che sarà sempre più il club di tutti i teatri dell’Emilia-Romagna”.

LE REAZIONI

“La Cineteca di Bologna è un luogo di grande valore e di grande qualità, è molto importante che la Regione abbia deciso di avere un ruolo ancora di maggiore rilievo nella Cineteca passando da forme di collaborazione a farne parte: entrare nella Fondazione Cineteca è un passo importante per la tutela dell’arte cinematografica, si tratta di un punto di eccellenza del nostro territorio”, spiega la relatrice di maggioranza Silvia Zamboni (Europa Verde), mentre il relatore di minoranza Michele Facci (Lega) pur non dicendosi contrario in linea di principio alla presenza della Regione nella Cineteca ribadisce i dubbi su Statuto e rapporto con il Comune di Bologna. “Il Sindaco di Bologna continuerà a nominare il maggior numero dei componenti il consiglio di amministrazione della Cineteca e questo – spiega Facci- per me è una garanzia insufficiente, serve poi una revisione dello Statuto della Cineteca”.

“Si tratta di una legge di pochi articoli, ma molto importanti: quella della Cineteca è una storia che inizia nel 1962 con l’allora assessore alla Cultura, e poi sindaco di Bologna, Renato Zangheri e che negli ultimi anni ha raggiunto grande livello di qualità”, spiega Marilena Pillati (Pd) per la quale “con questa legge ci accingiamo a fare una scelta molto importante”.

Dal canto suo Luca Cuoghi (Fdi) ha espresso rilievi sull’attività della Cineteca e più in generale su ciò che la Regione Emilia-Romagna fa in materia di audiovisivi: “Nessuno mette in discussione il valore culturale della Cineteca di Bologna, ma ci sono delle nostre riflessioni che portano ad astenerci e non a votare a favore”. Disco verde al progetto di legge anche da Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) che ricorda come “diamo un sostegno concreto e fattivo alla Cineteca, una realtà che dà molto al nostro territorio, una realtà importante non solo per Bologna”.

Per Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) “questa legge va a sancire un ruolo che la Regione già ha: la Cineteca, e chi abita a Bologna lo sa, è una realtà molto importante e di qualità: controlleremo tutti i passaggi, ma non mi tiro indietro rispetto a una sfida e per questo voterò a favore).

Soddisfatto per l’approvazione della legge di cui è stato proponente, l’assessore Felicori per il quale “il nostro ingresso nella Cineteca è la ripresa della volontà della Regione di creare un sistema regionale della cultura, che vada oltre la somma di sistemi provinciali: la Cineteca di Bologna ha già una tale reputazione che può incrementare la sua penetrazione regionale collaborando con le altre città dell’Emilia-Romagna, che si rafforzeranno in questo rapporto. Oggi riprendiamo la strada di una Regione che non solo eroga risorse, ma crea strategie di lungo periodo nel rispetto di tutti, dando indirizzi politici e risorse adeguate per andare nella direzione di un sistema regionale che valorizza il pluralismo, le autonomie e le doti tipiche dei sistemi compatti”.

Insieme alla legge, l’Assemblea ha approvato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale a monitorare che il Comune di Bologna modifichi lo Statuto della Cineteca e a riferire all’Assemblea nel merito. Facci si è detto insoddisfatto dell’ordine del giorno ritenendolo insufficiente.

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