C’è ancora domani” segna il debutto alla regia di Paola Cortellesi, ma soprattutto segna un tentativo, in buona parte riuscito, di tornare alla grande commedia all’italiana.
L’inizio del racconto coincide con quello della giornata di Delia, che, dopo il romantico “buongiorno” matrimoniale, deve dedicarsi alle faccende del primo mattino, e qui è inevitabile cogliere il riferimento alla Sophia Loren di “Una giornata particolare”.
“C’è ancora domani” attinge alla migliore tradizione della commedia all’italiana ma anche al Neorealismo (uno su tutti De Sica) e ci fa riflettere sulla situazione delle donne italiane nel secondo dopoguerra, letteralmente all’alba dell’estensione del diritto di voto alle donne. Come per i migliori film della commedia all’italiana che fu, la storia è ambientata nel passato ma tocca temi drammaticamente attuali.
Insomma, un bel film che rievoca le vere commedie all’italiana “di una volta”.