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Danza urbana: a Bologna dal 5 al 10 settembre la 27esima edizione

BOLOGNA – Dal 5 al 10 settembre torna a Bologna “Danza Urbana”, 27ma edizione del primo festival italiano dedicato al rapporto tra danza e spazi urbani. Tra i protagonisti Kinkaleri, Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni con la prima nazionale dello spettacolo Metis, la coreografa Premio Ubu Silvia Rampelli. Giardini, piazze, musei e strade, dal centro alla periferia, si trasformano in palcoscenici rinnovandosi allo sguardo degli spettatori.

Danza come sguardo rinnovato sul tessuto urbano, come riappropriazione e reinvenzione degli spazi della quotidianità. Danza come atto politico, gesto rivoluzionario, come rituale di condivisione e, insieme, danza di ridefinizione delle individualità, danza per ripensare il rapporto con il tempo, danza come contemplazione, attesa, movimento e stasi. Sono tanti gli orizzonti di senso esplorati nel cartellone della 27ma edizione di Danza Urbana, festival ideato nel 1997 da Massimo Carosi e Luca Nava – rispettivamente Direttore artistico e Direttore organizzativo della manifestazione – insieme a un gruppo di studenti del corso di Storia della Danza di Eugenia Casini Ropa al DAMS di Bologna, per costruire un dialogo creativo tra danza, performance contemporanea e ambiente metropolitano. Il festival è uno dei progetti curati da Danza Urbana ETS, che si occupa di promozione della danza nello spazio pubblico e dello scouting di nuove identità autoriali coreografiche anche attraverso la proposta di percorsi di formazione, residenze artistiche e sostegni alla circuitazione, con il progetto DANCESCAPES.

L’appuntamento è da martedì 5 a domenica 10 settembre a Bologna, con un calendario che vedrà esibirsi artisti e compagnie selezionati tra i protagonisti della nuova danza d’autore e della coreografia italiana ed internazionale, in differenti spazi della città, dal centro alla periferia, che si trasformano in altrettanti palcoscenici rinnovandosi allo sguardo degli spettatori.

Tra gli highlights della nuova edizione la prima nazionale dello spettacolo di Francesca Penzo con Mariagiulia Serantoni, performer e coreografa la cui ricerca da anni si incentra su tematiche legate al femminismo intersezionale e all’inclusione sociale; l’anteprima di Stuporosa del danzatore e coreografo Francesco Marilungo, che ricrea in scena l’ancestrale ritualità legata all’elaborazione collettiva del lutto, riflettendo su un presente di rimozione della morte e di atomizzazione che elimina la pratica della condivisione del dolor; lo spettacolo Hello° del collettivo Kinkaleri, che mette al centro la fragilità del corpo e dell’esperienza umana.

E ancora il danzatore e coreografo libanese Bassam Abou Diab con Eternal, che trasforma in danza i linguaggi del corpo nelle proteste di piazza, Porpora Marcasciano, attivista trans protagonista di Porpora che cammina, performance per 18 spettatori alla volta in cammino insieme a Porpora lungo un percorso di 14km ideato e curato da DOM-, Adriano Bolognino con lo spettacolo Come neve, performance vincitrice del bando Danza Urbana XL 23, e la performance Body Farm della coreografa Premio Ubu Silvia Rampelli/Habillé d’Eau, che immerge il fruitore in un vero e proprio “luogo per la contemplazione”.

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