Sta riscuotendo in tutto il mondo un enorme successo di pubblico e critica e dal 1 gennaio 2024 arriva anche nei cinema di tutta Italia.
“Il ragazzo e l’airone” è il titolo della nuova pellicola del Maestro Hayao Miyazaki, Premio Oscar per “La città incantata”.
Distribuito in Italia da Lucky Red, è l’ultima produzione dello Studio Ghibli, la casa più “cult” del cinema d’animazione mondiale.
È stato annunciato come ultimo film del mitico cineasta di Tokyo, ma occorre ricordare che già dieci anni addietro il Maestro aveva dichiarato di voler ritirarsi dalle scene.
Cosa che, per la gioia dei fans di tutto il mondo, non è ancora avvenuta: Hayao Miyazaki ha più volte smentito se stesso, nel corso degli anni, ma sembra che “Il ragazzo e l’airone” sia davvero il suo ultimo lavoro.
Certamente, si tratta del film più “definitivo” del regista e sceneggiatore che ha regalato al pubblico autentici capolavori : un vero e proprio testamento per l’ormai ultraottantenne cineasta amato in tutto il mondo.
Sembra infatti che il Maestro abbia scritto la storia pensando al nipote e l’abbia concepita come un modo per passare il testimone della vita.
Non a caso, “il ragazzo e l’airone” possiede tutte le caratteristiche e i paradigmi propri del romanzo di formazione.
Centrale risulta il tema della perdita, declinato attraverso la prova di elaborazione del lutto: a seguito della morte della madre, un ragazzino dovrà affrontare dolori e difficoltà per conquistare la maturità.
Uscito in Giappone lo scorso luglio, dove nel primo week end di programmazione ha incassato oltre tredici milioni di dollari – il debutto di maggior successo in assoluto nella storia dello Studio Ghibli – è un viaggio interiore intriso di poesia e bellezza che già conquistato anche il pubblico statunitense.
In Francia, inoltre, ha registrato più di un milione di spettatori nel giro di pochissime settimane.
LA STORIA
La vicenda è ambientata durante la seconda guerra mondiale in Giappone.
Protagonista è un giovane di nome Mahito, rimasto orfano di madre a seguito di un incendio.
Poco dopo, il padre sposa sua zia Natsuko, ovvero la sorella minore della moglie defunta.
Una decisione che destabilizza Mahito, rancoroso nei confronti della zia che, a suo avviso, non avrebbe dovuto convolare a nozze prendendo il posto della mamma.
Un giorno, mentre il ragazzino è intento a esplorare il giardino e l’area circostante l’abitazione di campagna dei suoi antenati in cui si è trasferito insieme al padre e alla nuova moglie di lui, scopre una torre segreta.
L’accesso gli viene negato, alimentando così il mistero che circonda l’arcano edificio.
Il momento clou della pellicola è rappresentato dalla rivelazione di un airone cenerino che magicamente dimostra di sapere parlare e che stringe amicizia con Mahito.
Sarà il volatile a informare il giovane che sua madre non è morta: è, infatti, rinchiusa nella torre e attende che la salvino.
Dapprima, il ragazzino stenta a credere alle parole dell’airone, ma ben presto comprende che l’animale non mente e, pertanto, decide di parlarne con la zia, sua matrigna.
Tuttavia, non riesce a trovarla: anche la sorella della madre defunta, infatti, è scomparsa incomprensibilmente all’interno della stessa torre misteriosa.
Mahito non può più sottrarsi dal farvi ingresso: appena entrato, viene trasportato in una dimensione alternativa dove regna la magia.
Un universo un cui avrà modo di conoscere tanti amici ma dove sperimenterà, suo malgrado, anche la presenza di tantissimi personaggi ostili.
L’ultimo lavoro del Maestro Hayao Miyazaki è un fantasy epico attraversato da numerosi elementi che rimandano al cosiddetto romanzo di formazione, tra prove da superare e viaggi da affrontare, anche metaforicamente.
Poesia e magia celebrano il mistero della vita, tra ombre e luci, in bilico tra passato, presente e futuro come spesso accade nella filmografia del grande Maestro di Tokyo.
OLTRE DIECI ANNI DI LAVORAZIONE
L’ultima fatica – più di dieci anni di lavorazione! – del Maestro incontrastato dell’animazione è liberamente ispirata al romanzo di Genzaburō Yoshino del 1937, dal titolo internazionale “How do you live?”.
Benchè l’opera letteraria appaia nel film, il lungometraggio animato di Hayao Miyazaki è una vera e propria storia originale liberamente ispirata al libro, ma non strettamente legata a esso.
Il progetto, che ha richiesto oltre dieci anni di lavorazione, segna il ritorno della collaborazione con lo Studio Ghibli, di cui il Maestro stesso è stato tra gli storici fondatori nell’ormai lontano 1985.
Già candidata ai Golden Globe come Miglior Film di Animazione, l’opera è stata accolta con entusiasmo ad “Alice nella città”, sezione autonoma e parallela della “Festa del Cinema” di Roma.
Presentato per la prima volta al Toronto Film Festival lo scorso 7 settembre, “Il ragazzo e l’airone” è stato distribuito nelle sale cinematografiche giapponesi a partire dallo scorso 14 luglio.
Il riscontro al box office è stato eccellente: a oggi, infatti, il nuovo capolavoro targato Studio Ghibli ha incassato circa trentotto milioni di dollari.
IN ITALIA DAL 1° GENNAIO
A curarne la localizzazione italiana sono stati Francesco Nicodemo e Roberta Bonuglia, rispettivamente autore della traduzione dal giapponese e adattatrice.
La direzione del doppiaggio, invece, è stata affidata ad Alessandro Rossi.
Nella versione italiana della pellicola, la voce del protagonista Mahito è di Giulio Bartolomei, quella dell’airone è di Stefano Dori, Federica De Bortoli è Natsuko/Hisako, Chiara Gioncardi è Kiriko, Lucrezia Marricchi è Himi, mentre Gianfranco Miranda è Soichi.
Grande entusiasmo è stato espresso da Andrea Occhipinti, fondatore e presidente di Lucky Red, certo dei risultati al botteghino che il film d’animazione incasserà.
“Il ragazzo e l’airone” esce a dieci anni di distanza da “Si alza il vento” , in una data, il 1 gennaio, che rappresenta uno dei giorni di punta del mercato cinematografico internazionale.
