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Nella notte di Natale se n’è andato Eugenio Riccomini, storico dell’arte bolognese

BOLOGNA – Addio allo storico dell’arte Eugenio Riccomini, morto nella notte a 87 anni. “Un gigante che amava Bologna, che come la fontana del Giambologna ci ha educato ad amare la bellezza della nostra città. Ha servito con onore il Comune e le istituzioni del nostro paese. Lo ricorderemo con affetto e grande riconoscenza”, dice il sindaco Matteo Lepore. “Ti immagino sul ponteggio di una cupola a rimirare i dettagli dell’affresco più bello. Le più sentite condoglianze alla famiglia e ai tanti amici”.

Nel 2021 Bologna gli conferì l’Archiginnasio d’oro. Dal 1970 al 1995 Riccomini fu consigliere comunale di Bologna, dove fu anche assessore alla Cultura e due volte vicesindaco (nel 1985-1986 e nel 1989-1990) nelle Giunte Imbeni.
Tra il 1995 e il 2001 è stato anche direttore dei Musei civici d’arte antica di Bologna. Divulgatore, conferenziere, appassionato di storia dell’arte e storia in genere e del territorio emiliano. Nel 1973-1974 fu incaricato dal ministero di organizzare un’esposizione della pittura italiana del Settecento: la mostra fu esposta all’Ermitage di Leningrado, a Mosca e Varsavia.

Nel 1977 divenne soprintendente ai beni artistici e storici per le province di Parma e Piacenza. Nel 1980 completò i restauri della cupola del duomo di Parma, mantenendo i ponteggi per un mese dopo la fine dei lavori per permettere al pubblico di ammirare da vicino gli affreschi. Nel 2006 ha organizzato con Daniele Benati una grande mostra monografica su Annibale Carracci, esposta a Bologna e a Roma.

IL RICORDO DEL MAMBO – MUSEO D’ARTE MODERNA DI BOLOGNA

𝗘𝘂𝗴𝗲𝗻𝗶𝗼 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗼̀𝗺𝗶𝗻𝗶, noto storico e divulgatore d’arte, ci ha lasciato. Si poteva omettere il nome, per tutti era: il Professore e basta. Il suo sapere era vasto, ma alimentato da una curiosità sempre viva. “Ciò che è avvenuto dopo l’Impressionismo m’interessa meno”, diceva, ma in realtà ha lasciato pagine indimenticabili su Morandi, De Vita, Minguzzi, Mandelli, e non ultimi su Wolfango e Bertozzi & Casoni. Insomma l’arte è stata la sua vita o, per parafrasare il titolo di un suo libro, l’arte è stata amica sua e grazie al suo insegnamento l’arte è diventata amica di tanti.

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, STEFANO BONACCINI E DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA MAURO FELICORI

Con Eugenio Riccomini scompare una figura importante per la cultura nella nostra regione. Storico dell’arte, orgogliosamente funzionario pubblico, docente universitario a Messina e a Milano, particolarmente attento al Sei e Settecento, ha operato soprattutto a Parma e Bologna. Qui è stato anche Vicesindaco e assessore alla Cultura”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, ricordano lo storico dell’arte, il professore Eugenio Riccomini, morto nella notte scorsa all’età di 87 anni.

“Il suo programma di divulgazione artistica gli ha dato una grande popolarità- concludono Bonaccini e Felicori. Ai suoi familiari vanno la massima vicinanza e le più sentite condoglianze della Regione Emilia-Romagna e di tutta la comunità”.

LE PAROLE DI ELENA DI GIOIA – DELEGATA ALLA CULTURA DEL COMUNE DI BOLOGNA

Una grande perdita per Bologna, è scomparso Eugenio Riccomini. Una persona straordinaria, impareggiabile narratore d’arte, ha coniugato la passione per la storia dell’arte con l’impegno civico e politico nel Consiglio e nella Amministrazione di Bologna.

Una lunga carriere di impegno: Assessore alla Cultura e vicesindaco nelle Giunte Imbeni negli anni ‘80 e consigliere comunale dal 1970 al 1995. Tra il 1995 e il 2001 è stato anche direttore dei Musei civici d’arte antica di Bologna.

Ha avvicinato e fatto innamorare dell’arte migliaia di persone, con lezioni a cielo aperto, pubblicazioni, incontri, unendo rigore e capacità divulgativa. Un abbraccio ai suoi cari, mancherà a Bologna.

 

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