È considerato la principale vetrina del cinema mondiale nel continente nordamericano, a cui partecipano non solo i protagonisti assoluti dello showbiz ma anche i cultori della settima arte.
Sono i numeri a parlare: il Palm Springs International Film Festival ogni anno, nel mese di gennaio, attira oltre centotrentacinquemila appassionati di cinema.
Oltre duecento le pellicole proiettate, documentari indipendenti inclusi, molti dei quali in anteprima assoluta negli Stati Uniti.
Spazio anche alle produzioni dall’estero: il Palm Springs International Film Festival, infatti, ospita numerosi film stranieri da oltre sessanta Paesi, molti dei quali in corsa per gli Oscar dell’anno in tutte le rassegne di cinema.
Inaugurato nel 1989, il Festival è in procinto di tagliare il traguardo della trentacinquesima edizione, in programma dal 4 al 15 gennaio del 2024.
Tre i titoli italiani che vi parteciperanno: “La chimera” di Alice Rohrwacher, “Io capitano” di Matteo Garrone e “Rapito” di Marco Bellocchio.
SCENARI MOZZAFIATO, ATMOSFERE GLAM E REGISTI DA TUTTO IL MONDO
Il grande appeal del Festival nella località di Greater Palm Springs è legato al setting: la bellissima Coachella Valley nella California meridionale, dove da sempre si tiene, è uno dei luoghi più suggestivi degli USA.
Precisamente, si tratta dell’area più a nord di un vasto territorio che caratterizza la depressione e che ospita il Lago Salton, l’Imperial Valley e il Golfo della California, i Monti Santa Rosa e i Monti San Jacinto.
Un appuntamento attesissimo dai cineasti di tutto il mondo, per via dell’ambitissimo “Vanguan Award“, riconoscimento annuale che viene tradizionalmente assegnato al regista e al cast principale di uno dei film dell’anno più rappresentativi dell’industria cinematografica.
Il Palm Springs International Film Festival ha annunciato che i vincitori dell’edizione 2024 saranno Martin Scorsese, Leonardo Di Caprio e Lily Gladstone per “Killers of the Flower Moon“.
In programma anche un’ampia selezione di pellicole presentate all’Academy nella categoria del miglior film straniero.
LA SERATA DEI FILM AWARDS
Seppure in mezzo al deserto, attori e registi non perdono l’occasione per mostrarsi al top dell’eleganza, soprattutto durante la serata più prestigiosa.
Ovvero, quella dei Film Awards, che prevede l’assegnazione di ben undici premi in categorie quali “Rising star” (Stella nascente), “Director of the Year” (Regista dell’anno), “Career Achievement” (Premio alla carriera) e “Breakthrough Performance” (Performance rivelazione).
Tra i premiati delle edizioni più recenti figurano nomi come Rami Malek, Glenn Close, Spike Lee e Bradley Cooper.
L’evento è aperto al pubblico ma è superfluo specificare che posti e tavoli disponibili si esauriscono velocemente, pertanto chi fosse interessato a partecipare dovrà pianificare con largo anticipo.
Il Palm Springs International Film Festival, tuttavia, prevede una partecipazione decisamente più democratica anche per coloro che non possono prendere parte alla costosa cerimonia dei Film Awards.
Presentazioni, conferenze speciali, tributi e feste notturne hanno comunque un ingresso libero, per chi si accontenta di immergersi nella magia del cinema anche nei dintorni.
CINEMA BREVE PROTAGONISTA NEL MESE DI GIUGNO
Se si è impossibilitati ad andare nel mese di gennaio, vale la pena di ricordare che, nella stessa località si tiene un altro importantissimo appuntamento dedicato ai migliori cortometraggi dell’anno.
Il Summer’s ShortFest si svolge a giugno ed è la rassegna più autorevole del cinema breve del Nord America.
Un altro evento di alto profilo, molto competitivo e qualificante per gli Oscar, i premi BAFTA e Goya.
Proietta ogni anno più di trecentotrenta cortometraggi – la cui durata massima ammessa per i film selezionati è di quaranta minuti – provenienti da circa sessanta Paesi.
Le categorie includono finzione, animazione, documentari, episodi pilota e video musicali.
In concomitanza con il Festival dedicato ai corti, si tiene lo ShortFest Film Market per gli operatori professionali, i media e i cineasti accreditati.
