Mariella Gravinese, attrice teatrale, ha accettato l’invito di CinePress e si presenta così ai lettori del giornale. Intervista esclusiva per CinePress
Quando hai capito che volevi fare il mestiere dell’attrice?
Quando avevo 11/13 anni. Andavo molto a teatro con i miei genitori. E quelle voci, quei corpi sul palcoscenico… mi catturavano così tanto che dicevo “anche io”. Ricordo che in quegli anni sognavo molto spesso attrici e attori.
Cos’è il cinema per te?
Il mio sogno e la mia vita.
Ce lo puoi dire usando dei versi poetici?
CON I VERSI DI LEOPARDI
<<[…]
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. […]
Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.»
Delle esperienze pregresse quale ricordi con emozione?
Sicuramente “le troiane” di euripide. secondo me una delle tragedie greche più belle. Interpretavo Ecuba… e fu un’esperienza indimenticabile. Ecuba è un personaggio straordinario. In questa tragedia è tutto: regina, moglie, madre, nonna, suocera. Mi piacerebbe essere di nuovo Ecuba.
Ci racconti una particolare situazione in cui ti sei trovata sul set?
E’ una situazione non piacevole che preferisco non raccontare, ma mi ha insegnato una cosa fondamentale: l’importanza di lavorare con professionisti seri e dediti al proprio lavoro e con grande passione. Nella situazione in cui mi son trovata, se ci fosse stato un cast di non professionisti, forse non avremmo ottenuto gli stessi risultati. anzi, ne sono certa.
Hai subito pressioni o molestie, prima, durante o dopo il set?
Fortunatamente mai.
A quali progetti stai lavorando?
Continuo a lavorare al mio spettacolo su Oriana Fallaci ed ho nel cassetto un lavoro su un testo di Pirandello. Tutto nell’attesa di sperimentarmi anche nel cinema. Sono pronta.
LA GALLERY – FOTO @marazampariolo
LA SCHEDA
Nome: Mariella.
Cognome Gravinese.
Età: Quella che ognuno mi da’.
Hobby: Scrivere, leggere, nuotare.
Esperienze professionali: Tantissimo teatro, dalla tragedia Greca al teatro dell’assurdo, a Brecht, a Cechov, a Cocteau, a Krauss, Schnitzler, fino ad autori contemporanei.
La tua citazione preferita: “Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti” di Trilussa.