La maggior parte di noi ha guardato il film di Paola Cortellesi dal titolo: “C’è ancora domani”, un film toccante dove le scene di violenza non sono mai raccontate ma “Solo” immaginate e “Intuite”.
Sono entrata in sala che il film era già iniziato, rammaricata del fatto che per stare dietro ai miei figli avevo di nuovo messo da parte me stessa. Un film in bianco e nero ma dai colori brillanti per quanto attuale sia. Mi sono ritrovata in lacrime, ogni colpo, ogni ferita e ogni “è tutto risolto” mi hanno letteralmente trafitta il Cuore.
Ad ogni colpo piangevo e chiudevo gli occhi, nel tentativo di difendermi. Subito ho compreso che non aveva importanza aver perso l’inizio perché tanto non ha importanza come ci si è ritrovate in quel contesto.
Ma in quanti si saranno chiesti che fine avrebbero fatto i due ragazzini… è una catena che non si spezza.
Francesca D’Alessandro