BOLOGNA – Giovedì 24 agosto alle 21 al Teatro del Baraccano di Bologna (via del Baraccano 2) all’interno di Atti Sonori debutta Lingua madre- dalla vita alla morte di Rocco Scotellaro; l’evento è in collaborazione con l’associazione Circolo dei Lucani di Bologna.
Lingua madre è un omaggio in musica e parole reso al poeta lucano Rocco Scotellaro, nel centenario della nascita; uno spettacolo sospeso tra piani espressivi contigui, basato su un racconto nuovo scritto da Stefano Valanzuolo, impreziosito dalla presenza in scena dell’attrice Nicole Millo e dalle musiche composte per la circostanza da Enzo Izzi e Angela Freno, in cui l’elettronica e la tradizione si incontrano.
Una produzione in prima nazionale accattivante e al tempo stesso di profonda emozione laddove il poeta, la sua breve vita e i suoi ideali poetici e politici prendono forma attraverso la figura potente della madre, che della sua opera e della sua memoria fu meticolosa testimone e custode.
Rocco Scotellaro, il poeta degli ultimi e artista su diversi fronti, dalle arti visive a quelle musicali, passando per quelle letterarie, muore a trent’anni dopo essere stato a 23 il primo sindaco di Tricarico (vicino Matera) del dopoguerra eletto a seguito di elezioni democratiche. Era amico di Carlo Levi e Amelia Rosselli.
Scotellaro, insieme al sindaco Dozza di Bologna, fu tra i 500 sindaci comunisti e socialisti che subirono una importante campagna diffamatoria da parte della DC.