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Che periodo d’oro per Cinecittà, la soddisfazione di Chiara Sbarigia

ROMA – Cinecittà “in questo momento è al massimo dell’occupazione, stiamo ristrutturando tutta l’area, speriamo che la produzione resti consistente. Poi bisogna occuparsi anche dell’altro pezzo, che sono le sale, gli spettatori”.

Lo dice all’Ansa Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà Spa e dell’Associazione Produttori Audiovisivi, arrivata al Locarno Film Festival.

Bisogna continuare con le iniziative per far riaffezionare il pubblico alla sala, come Cinema revolution, anche con lo sconto sul biglietto sui film italiani, sperando che con il tempo anche il nostro cinema d’autore riesca a conquistare sempre più pubblico”. Un po’ conta anche “la dimensione produttiva, perché c’è un pubblico abituato a vedere sulle piattaforme delle produzioni molto ricche”. Bisogna trovare “delle dimensioni: il cinema d’autore ha tutto il diritto di essere visto e rivisto, oltre che insegnato nelle scuol. Poi si dovrebbe provare a fare anche qualche esperimento di produzioni un po’ più ad alto budget”.

Venendo all’attualità degli ultimi giorni, in attesa della firma del presidente della Repubblica e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale i vertici del Centro Sperimentale di Cinematografia, che in virtù del decreto legge saranno rinnovati entro 30 giorni, si è dimessa la presidente Marta Donzelli (e con lei le consigliere di amministrazione Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti, ndr): “Quella è una questione nella quale non siamo entrati nella maniera più assoluta, ne’ come Cinecittà ne’ io come Associazione Produttori Audiovisivi, perché sulle nomine, sulla gestione, non siamo mai stati interpellati”.

Comunque “penso che Marta Donzelli sia una bravissima professionista, la conosco, stava facendo un buon lavoro” e “penso anche che la politica sia sempre un po’ entrata nelle nomine, comprese quelle del Centro Sperimentale, anche negli anni precedenti”.

Intanto per girare nel nostro Paese e a Cinecittà continua il grande interesse delle grandi produzioni statunitensi, “sia per i film che per le serie televisive. Abbiamo da poco visto il successo di The White Lotus che ha anche lanciato alcuni nostri talenti negli Stati Uniti). E’ importante perché portano tanti investimenti nel settore”.

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